La Rotta dei Fenici – Spagna

La Penisola Iberica rappresenta il vertice più occidentale dell’espansione fenicio-punica nel Mediterraneo. Nonostante la sua posizione agli estremi confini, sia gli storici classici che i resti archeologici dimostrano che questo territorio è stato scelto come una delle prime mete della diaspora fenicia verso l’Occidente e un centro di notevole interesse strategico per le aspirazioni politiche di Cartagine nel IV – V secolo a.C.

La colonizzazione fenicia in Spagna risponde allo scopo fondamentale di assicurarsi il controllo delle fonti del commercio dei metalli (oro, stagno e soprattutto argento) che i Fenici acquistavano in questa regione per poi rivendere in Oriente.

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Tra i principali centri fenici in Spagna vi sono:

Gadir, la moderna Cadice, fondata dai coloni provenienti da Tiro intorno al 1100 a.C. in un luogo privilegiato dal punto di vista economico, strategico e navale, vicino alla fertile valle del Guadalquivir, considerata la principale arteria di comunicazione della Spagna meridionale. La sua sfera di influenza economica e culturale si estese fino al Marocco atlantico (Lixus e Mogador) all’Oranese (Rochgoun) e a Ibiza.

– Il litorale della Costa del Sol, compreso tra le provincie di Malaga, Granada e Almeria, conserva un’enorme concentrazione di insediamenti fenici, organizzati in piccole città portuali, databili tra il 750 e il 550 a.C., che  hanno in comune l’ubicazione su un promontorio costiero poco elevato, allo sbocco dei principali fiumi della zona (Toscanos, Morro de Mezquitilla, Charreras), in una penisola che domina una pianura fluviale (Almuñécar), oppure su un isolotto al centro di un estuario, come Cerro del Villar del Guadalhorce. Tale posizione conferiva alle colonie un duplice vantaggio strategico: da un lato, assicurava ottime condizioni portuali, in quanto le navi potevano essere ormeggiate in luoghi riparati e protetti dai venti e dalle correnti; dall’altro garantiva ai coloni il facile sfruttamento dei terreni alluvionali vicini al fiume, che ancor oggi costituiscono terreni molto fertili.

– Una grande importanza strategica ebbe l’isola di Ibiza, scalo obbligato nelle rotte di navigazione attraverso il Mediterraneo occidentale. Nella seconda metà del VII sec a. C. gruppi di Fenici, provenienti dalla zona di Gadir, si stabiliscono sulla costa meridionale dell’isola. La colonizzazione coincide con il momento di maggiore prosperità economica delle colonie fenicie dell’Andalusia che, intorno al 630 a. C., cercarono di ampliare la loro sfera di attività commerciale, spingendosi verso il Golfo di Lione, in cerca di stagno e altre materie prime. Verso la metà del VI sec a. C. questo circuito commerciale si interrompe per la crisi delle colonie fenicie spagnole e poco dopo l’isola entra nell’orbita di influenza politica di Cartagine. Le testimonianze più celebri del periodo punico sono la vastissima necropoli di Puig d’ es Molins e i due grandi santuari di Isla Plana e della Grotta di Es Cuyram.

Successivamente, sotto l’influenza cartaginese, in Spagna altre città si misero in evidenza, tra queste Cartagena e Sagunto. Infine citiamo Malaka, l’odierna Malaga, centro commerciale di grande importanza.