4_Sagunto_Castillo.Vista General. Foto J.Marina.

Sagunto

La “Arse” degli Iberi, “Saguntum” per i Romani, conserva nel suo nucleo primitivo abbondanti resti archeologici e monumentali che ne testimoniano l’importanza nei tempi antichi. Situata vicino alla confluenza di due strade romane, Sagunt (Sagunto) giocò un ruolo fondamentale nella storia antica della Spagna. Nel 219 a.C. Annibale, il famoso comandante cartaginese, prese e saccheggiò Saguntum, l’alleata di Roma. Si dice che tutti gli abitanti della città morirono nell’assalto, e che gli ultimi si gettarono sui falò, piuttosto che cadere nelle mani delle truppe di Annibale. Questi fatti segnarono l’inizio della Seconda Guerra Punica, che terminò con un disastro per i Cartaginesi e l’occupazione della penisola da parte di Roma. La città conserva ancora dei ricordi dell’occupazione dei romani come il teatro del I secolo d.C., costruito in pietra calcarea, lungo la depressione del pendio del colle che sovrasta la città, restaurato con materiali moderni, dando così luogo a una controversia. Il teatro ospita ogni anno incontri musicali e l’annuale festival teatrale di Sagunt.

Le rovine del Castello, che si estendono lungo la cresta della collina sopra la città moderna, segnano il sito dell’originaria Saguntum. Uno sopra l’altro si trovano i resti di varie civiltà, quella degli Iberi, dei Cartaginesi, dei Romani e dei Mori. Le rovine del castello sono divise in sette sezioni o plazas, e conservano parti del foro, cisterne, mura di cinta e muri di contenimento, la basilica, la curia e le “tabernae” d’epoca romana. Il punto più alto è occupato dalla Ciudadella.

65669

ABITANTI

SPAGNA

LUOGO

132 

km²

Sagunto

La porticata piazza Mayor di Sagunto, dalla quale si accede al quartiere ebraico e al castello, era il centro commerciale e culturale della Sagunto medievale. Conserva ancora oggi alcuni fusti di colonne di epoca romana. La chiesa gotica di Santa Maria presiede questa piazza vicino alla quale si trova il Palazzo del Comune dalla facciata neoclassica. Il quartiere ebraico presenta strade strette con case imbiancate a calce e archi ogivali. Nella via Mayor si concentrano palazzi nobiliari di splendida fattura.

Rappresentativi della storia della città sono anche la chiesa del Salvatore, l’eremo del Sangue, i resti del muro del tempio di Diana, che corrispondeva all’Artemision, l’unico edificio rispettato dal generale cartaginese Annibale dopo la conquista di “Saguntum“. Nelle vicinanze del fiume Palencia si sono conservati resti del circo (secoli II-III d.C.) e del ponte che lo attraversava. A poca distanza da Sagunto si trovano il porto e 13 km di coste con spiagge di sabbia dorata e dune.

2_Sagunto_Barrio Jud+¡o. Foto Santos Moreno Villar
6_Sagunto_Espacio Arqueol+¦gico. V+¡a del P+¦rtico. Foto Juan Francisco Higueras Garc+¡a
DCIM105GOPRO
11_Sagunto_Vista General del Castillo. Monumento Nacional. Foto Francisco Agudo Fern+índez

Eventi:

Da non perdere:

  • Le Fallas di Sagunto, le celebri feste popolari dove il fuoco è il grande protagonista. Humour, satira e arte sono gli ingredienti principali di questo evento. Le strade si popolano di monumentali creazioni artistiche (fallas) realizzate in legno e cartone, ironiche rappresentazioni di temi di attualità. Solo le vincitrici si salvano dalle fiamme nel momento culminante della festa, la “cremà”, ovvero il falò in cui tutte le altre bruciano.
  • La Settimana Santa di Sagunto 

Sito web: www.aytosagunto.es