Paesaggi della Dieta Mediterranea

La Sicilia è certamente il luogo ideale per cogliere, attraverso aromi e sapori, la millenaria mescolanza di razze e tradizioni che hanno condizionato la sua storia e per comprendere i molteplici volti di un’isola che ha saputo valorizzare le differenze anche nelle abitudini alimentari. Tutti i popoli che hanno segnato la sua storia hanno tentato di riprodurre il sistema di valori appartenenti alla propria estrazione culturale e tra essi la propria cucina tradizionale, considerata tratto distintivo e identitario. Attraverso questo itinerario i mondi della pesca, dell’agricoltura, dell’allevamento, delle produzioni locali si incontrano con quello dell’alta cucina attraverso produzioni di qualità che utilizzano e rielaborano, anche in chiave moderna, prodotti legati ad antiche civiltà e che si basano sulla Dieta Mediterranea, Patrimonio nella lista immateriale dell’Unesco. I loro paesaggi non sono mai stati visti come attrattori unici, ma sempre a supporto di altri patrimoni. Con questo itinerario abbiamo voluto esaltare la loro mirabile attrattiva, il loro richiamo a supporto del grande appeal che da sempre il gusto crea, specie in Sicilia che per certi versi della Dieta Mediterranea è essenza e sintesi.

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Photo: www.ilfrassino.it

1) POLLINA (PA) – Museo della Manna
All’interno del Parco delle Madonie il museo offre un suggestivo percorso alla scoperta della storia della manna dal punto di vista storico, mistico ed economico nonché naturalistico. Il paesaggio della Manna scorre tra le amenità delle Madonie, scrigno di tesori tutti da scoprire e provare.
(http://musea.madoniehimera.it)

2) MARSALA – Strada del Vino di Marsala Terre d’Occidente
marsala-coltivazioneUn percorso che sancisce il legame indissolubile tra il vino ed il suo territorio, legame che caratterizza fortemente la città di Marsala. Un sistema integrato che si snoda in una serie di itinerari e percorsi, lungo i quali si collocano luoghi visitabili come aziende vinicole, cantine, vigneti. Senza dimenticare le connessioni con gli altri itinerari, con Mozia e con le Saline.
(www.stradavinomarsala.it)

3) CASTELVETRANO – Le Latomie
baldo_messina_-_trapani_-_belice_ulivetiUn suggestivo scenario di ulivi secolari e lussureggianti agrumeti si adagia tra le millenarie “Latomie” (cave dove i Selinuntini prelevarono i grandi blocchi di tufo calcareo per la costruzione della antica città e visibili ancor oggi). Tutt’intorno mirabili filiere di ulivi centenari di Nocellara del Belìce e prodotti connessi. Come il grano di tumminia, con cui si fa i Pane Nero di Castelvetrano, o i capperi delle Cave di Cusa, altra imponente cava di calcarenite con cui si costruì Selinunte.
(www.distrettoturisticoselinuntino.it)

4) PANTELLERIA – Vite ad alberello patrimonio UNESCO
I vigneti di Pantelleria (così come i cappereti) sono disposti sui tipici terrazzamenti delimitati da muri a secco di pietra lavica, che richiedono un grande lavoro di manutenzione e che oggi a livello paesaggistico rappresentano uno degli elementi di maggiore riconoscibilità per l’isola. Le uve Zibibbo ricavate da questi vigneti unici al mondo sono utilizzate per la produzione del pregiato Passito di Pantelleria, che ha ottenuto importanti riconoscimenti dalla critica enologica internazionale.

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Photo: Consorzio Pantelleria Island

(www.comunepantelleria.it)

5) MENFI – Strada del vino Terre Sicane
vigneti-menfiLe Terre Sicane sono il triangolo d’oro della viticultura siciliana: il paesaggio si muove sulle onde dei vigneti che disegnano uno scenario campestre d’altri tempi, offrendo al visitatore la possibilità di un viaggio di scoperta di un territorio dove la cultura della vite e del vino è antica quanto l’uomo. I vigneti arrivano fino al mare ed i paesaggi incantano il viaggiatore.
(http://stradadelvinoterresicane.it)

6) Agrumeti di Sicilia
Val di Catania
In Sicilia, il paesaggio degli agrumi è tipicamente diffuso sulle aree pianeggianti in prossimità delle zone costiere, dove è maggiore la disponibilità idrica e le condizioni climatiche sono più favorevoli, ma agrumeti si ritrovano ancora negli ambienti pianeggianti delle aree fluviali e delle fiumare, su terreni che risalgono dalla costa verso l’interno e nei più moderni impianti di notevole superficie che si estendono nella Piana di Catania, nel siracusano e nella parte centromeridionale dell’Isola, soprattutto per quanto riguarda la coltivazione dell’arancio.

Ribera
sicilia_tipicaUn vasto altipiano con leggere pendenze che degradano fino al mare. Oggi, questi terreni sono popolati di agrumeti, ma un tempo vi si produceva di tutto, dal riso al cotone, dal grano alle mandorle, e poi olive, uva, frutta e ortaggi. Fin dal Cinquecento, gli abitanti di Caltabellotta scendevano dalle alture a piedi, con i muli e i carretti per lavorare i campi sulle sponde del fiume Verdura. Il nome Ribera ha un’origine spagnola e significa riviera: in effetti questa costa è proprio una riviera di lussureggianti giardini affacciati sul Mediterraneo.
(www.aranciadiriberadop.it)

7) AGRIGENTO – Museo Vivente del Mandorlo
sagra-mandorlo-fiore1All’interno del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento nasce Il Museo vivente del mandorlo: una vera e propria “banca genetica” delle diverse varietà siciliane di mandorlo. Il paesaggio del Mandorlo in fiore è celebrato dal famoso Festival che celebra l’arrivo della Primavera. Ma il mandorlo è anche uno dei prodotti che meglio identificano la Sicilia ed i suoi sapori, tra i dolci e sul salato.
(www.parcovalledeitempli.it)

8) VAL DI NOTO – Mandorleti
Terra antica dalla forte connotazione agricola, già citata nelle Bucoliche di Virgilio, la Val di Noto identifica la Sicilia sud-orientale. La vegetazione selvatica rappresentata dalla macchia mediterranea, inframmezzata da coltivazioni, soprattutto a mandorla, hanno regalato alla valle la grande bellezza paesaggistica per la quale nota. Le varietà di mandorle coltivate sono la ‘Romana’, la ‘Pizzuta d’Avola’ e la ‘Fascionello’.
(www.mandorlavola.com)

9) ETNA – Castagneti
etna-boscodi-castagniL’Etna, il vulcano simbolo di Catania e dintorni, è il segreto della bontà di tanti prodotti del territorio siciliano, come il vino e i pistacchi. Forse non tutti sanno che anche i castagni traggono giovamento da una terra così ricca e le castagne qui abbondano. Attraversato da sentieri suggestivi, il vulcano diventa così la cornice ideale per chi vuole andare a raccogliere questi frutti deliziosi; inoltre, in questa zona si trova il plurimillenario Castagno dei Cento Cavalli, l’albero più antico d’Europa. Il paesaggio dell’Etna è una mirabile sintesi della Dieta Mediterranea ma anche una opportunità per scoprire una terra ricca e affascinante.
(www.parcoetna.ct.it)

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Photo: Blog Il Primo orto

10) BRONTE – Pistacchieti
Il paesaggio dei pistacchieti si estende nella fascia pedemontana dell’Etna. La significatività del paesaggio è legata alla persistenza storica della coltura tradizionale del pistacchio introdotta in Sicilia dagli Arabi. Gli alberi di pistacchio vengono coltivati su terrazzamenti di forma irregolare che si adattano alla morfologia accidentata e articolata del versante del vulcano. Il paesaggio dei pistacchieti è ancora integro grazie al lavoro di oltre 1000 produttori. Il pistacchio di Bronte è uno dei più importanti ambasciatori dell’immagina della Sicilia nel mondo.
(www.bronteinsieme.it)