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Foto: Dino Longo

Otranto

Definita la “Porta d’Oriente”, Otranto è una delle più belle città della Puglia. Da millenni la sua storia è legata all’acqua. Quella del mare, degli antichi navigatori dell’Adriatico, ma anche quella del fiume Idro, che sfocia poco distante e dal quale la città ha preso il suo antico nome. Questo antico porto appartenuto prima ai Messapi e poi a coloni greci, con i Romani prende infatti il nome di Hydruntum e viene elevato a Municipium, diventando così una delle più importanti città della Puglia.

L’artigianato locale, la lavorazione della porpora e dei tessuti in primis, gli intensi traffici mercantili del suo porto, fanno presto la fortuna di Otranto, un vero e proprio ponte tra Oriente e Occidente. Dal IX secolo è presente in città anche una vivace e fiorente comunità ebraica, nota non solo per i commerci e per la ricchezza, ma anche per la presenza di raffinati e illustri poeti e uomini di cultura. Otranto raggiunge in breve il suo massimo splendore, grazie ai bizantini e la vicina Costantinopoli, alla quale rimane legata in seguito alla caduta dell’impero Romano, diventando il porto di riferimento per tutti i commerci con l’Oriente prima e delle crociate in Terra Santa poi.

5769

ABITANTI

ITALIA

LUOGO

77,2 

km²

Foto: Giuseppe La Rosa

Otranto

Nel corso dei secoli Otranto fu conquistata dai Longobardi, dai Bizantini, dagli Angioini, dagli Aragonesi e dai Turchi, per poi finire sotto il regno di Venezia e anche nelle mani francesi. Una lunga serie di popoli e predomini si sono alternati nel controllo della città, che inevitabilmente conserva ancora oggi i segni di questi passaggi; lo si evince nei tesori artistici, nella cultura, nelle opere architettoniche che sono giunte ai giorni nostri.

I Normanni la occupano nel 1068 e una ventina d’anni dopo fanno erigere la magnifica cattedrale che ancora oggi è il duomo di Otranto. Fatevi ammaliare dal duomo, con l’incredibile mosaico pavimentale del XII secolo, vero e proprio capolavoro che raffigura l’Albero della Vita, e ritenuto da molti esperti un’enciclopedia del Cristianesimo e la cripta dell’XI secolo con quarantadue colonne marmoree monolitiche.

La sua lunga storia viene raccontata mirabilmente all’interno del Castello Aragonese, ex roccaforte difensiva, è ora un faro di cultura e conoscenza, che ospita mostre ed eventi internazionali. All’interno del meraviglioso museo archeologico, vi è una mostra permanente dal titolo “I luoghi della preistoria. Porto Badisco e la Grotta dei Cervi”, che proietta il visitatore nella sensazionale scoperta della grotta di Badisco, avvenuta nel febbraio 1970. Inoltre è possibile visitare la Deer Cave, un sito paleolitico grazie ai mezzi della realtà virtuale e dei film 3D. Circa 250 reperti sono esposti lungo il percorso.

Il territorio di Otranto non vanta solo un patrimonio storico e architettonico unico, ma anche meraviglie naturali uniche e spiagge considerate tra le più belle di tutta la Puglia: la Baia di Orte ad esempio, dove godere di una splendido mare lontano dal caos delle spiagge più frequentate, immersi in una natura selvaggia e ancora incontaminata; stesso discorso per Porto Badisco, poco distante, dove si narra che avvenne l’epico sbarco di Enea in Salento e dove è presente l’importantissima Grotta dei Cervi, straordinaria testimonianza della vita di antiche civiltà. Punto di accesso alla Grotta è l’affascinante e suggestivo Faro di Punta Palascia, il luogo più a est d’Italia che rappresenta un punto di rara bellezza naturalistica: da qui si può osservare un’alba meravigliosa che “nasce” dal mare. Il Faro è anche una splendida struttura architettonica, recentemente ristrutturata e tutelata dalla Commissione Europea, che rappresenta il simbolo di Capo D’Otranto; a poca distanza dal Faro è stato realizzato un Museo Multimediale del Mare che consente ai visitatori di scoprire la fauna e flora tipica del luogo.

Verso nord si apre l’area archeologica di Roca Vecchia (20 km circa) con la grotta della Poesia, la spiaggia di torre dell’Orso, i faraglioni di Sant’Andrea, la spiaggia della Punticeddha, Conca Spechiulla, la spiaggia di San Giorgio e quella di Frassanito con la torre Fiumicelli. Oltre si sviluppa l’oasi protetta dei laghi Alimini, tornati a nuova vita e oggi ricchissimi di flora e fauna selvatica. Da non perdere anche la suggestiva baia dei Turchi, la piccola cala di torre santo Stefano fino alla cala di grotta Monaca.

Castello Aragonese, Otranto (ph Giuseppe La Rosa)

Foto: Giuseppe La Rosa

Faro di Punta Palascia

Foto: Giuseppe La Rosa

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Foto: Giuseppe La Rosa

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Foto: Dino Longo