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Eivissa – Ibiza

Una grande importanza strategica ebbe l’isola di Ibiza, scalo obbligato nelle rotte di navigazione attraverso il Mediterraneo occidentale. Nella seconda metà del VII sec a.C. gruppi di Fenici, provenienti dalla zona di Gadir, si stabiliscono sulla costa meridionale dell’isola. La colonizzazione coincide con il momento di maggiore prosperità economica delle colonie fenicie dell’Andalusia che, intorno al 630 a.C., cercarono di ampliare la loro sfera di attività commerciale, spingendosi verso il Golfo di Lione, in cerca di stagno e altre materie prime. Verso la metà del VI sec a.C. questo circuito commerciale si interrompe per la crisi delle colonie fenicie spagnole e poco dopo l’isola entra nell’orbita di influenza politica di Cartagine. Le testimonianze più celebri del periodo punico sono la vastissima necropoli di Puig d’ es Molins, che si trova nel centro della città e i due grandi santuari di Isla Plana e della Grotta di Es Cuyram. Nel Museo Archeologico accanto alla necropoli si può ammirare un’esposizione di ceramiche, sculture di terracotta, uova di struzzo e amuleti rinvenuti durante gli scavi, che testimoniano come si svolgeva la vita in quel tempo.

Ma non si può entrare nella storia di Ibiza senza visitare il sito storico fenicio posto tra la Cala di Sa Caleta e Bol Nou, dimostrazione delle origini del loro insediamento risalente alla seconda metá del VIII secolo a.C. Sul lato est, un piccolo corso d’acqua segna un piccolo porto che i Fenici utilizzavano all’epoca, probabilmente come punto di attracco provvisorio e stagionale per le spedizioni economiche nelle isole Pitiusa di Ibiza e Formentera. Ancora oggi i pescatori locali utilizzano questo porticciolo per riparare le loro imbarcazioni.

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ABITANTI

SPAGNA

LUOGO

113,6 

km²

Eivissa – Ibiza

Oggi Eivissa, la capitale dell’isola di Ibiza, si presenta al turista con l’immagine iconica della Dalt Vila (“città alta”), la zona storica della città cinta da mura. Un labirinto di strade bianche disseminate di boutique, ristoranti affascinanti, gallerie d’arte, fiori e monumenti, che può vantarsi di essere uno dei luoghi più belli, vivaci e interessanti di tutta l’isola. Il lato sereno e culturale di Eivissa convive alla perfezione con le acque cristalline delle sue spiagge mediterranee e con alcune delle discoteche più conosciute al mondo.

Nel 1999 Ibiza ha ottenuto il riconoscimento dell’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, grazie ai tesori che, sia sulla terraferma che nel mare, mostrano l’importanza storica che quest’isola ha avuto nel corso dei secoli: resti fenici e punici, insieme al suggestivo fondale marino sovrastato dall’imponente prateria di posidonia, fanno parte di questo insieme riconosciuto, ma se esiste un simbolo del Patrimonio dell’Umanità di Ibiza, questo è senza dubbio il suo solenne recinto di mura fortificate, che le ha permesso di ottenere questo riconoscimento. La prima cinta muraria della città di Ibiza fu costruita nel X secolo, quando l’isola era sotto il controllo del califfato di al-Andalus. A quel tempo, gli arabi costruirono un triplo recinto fortificato. Tuttavia, la successiva riconquista dei cristiani nel XIII secolo portò a una crescita della città che assorbì gli edifici urbani e lasciò come traccia dell’epoca araba, solo il nome di alcune parti della città: Vila de Dalt, Vila d’Enmig e Vila d’Avall (o arrabal, sobborgo). Già nel XVI secolo il re Filippo II, di fronte ai continui attacchi pirati, ordinò la costruzione di mura difensive con bastioni, ancora intatti.

Da non perdere anche il Museo d’Arte Contemporanea di Ibiza, sorto all’interno di un emblematico edificio del XVII secolo, ubicato nel centro storico. Le sue collezioni offrono esempi della creazione plastica degli anni ’60 e opere di artisti famosi come Tàpies e Miralles e di altri meno conosciuti, originari o residenti nelle Isole Baleari. Spicca anche l’importante collezione di incisioni. Sotto il pavimento nel piano terra si possono ammirare i resti archeologici di varie epoche storiche. Gli edifici più antichi, con una cronologia che risale al VI secolo a.C, appartengono ad abitazioni della città fenicia. Queste strutture, nel corso dei secoli, hanno subito vari riadattamenti; i più evidenti corrispondono al periodo punico (IV-II secolo a.C) e, successivamente, sono stati documentati anche livelli di utilizzo e strutture di epoca alto-imperiale romana (I secolo d.C). Infine, sono stati localizzati strati di abbandono e devastazione del periodo tardo antico e del Basso Impero (V-VI secolo d.C.), periodo durante il quale si rileva un graduale abbandono della città. L’ultima delle fasi archeologiche documentate è costituita da livelli di sepolture di epoca islamica, la cui cronologia risale al X-XII secolo.

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Sito web: www.eivissa.es