Convegno “Le Antiche Vie di Terra e di Mare come chiave per nuove progettualità territoriali”, Selinunte – 11 novembre, h. 10.00

Con il convegno “Le Antiche Vie di Terra e di Mare come chiave per nuove progettualità territoriali” la Rotta dei Fenici – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa dal 2003 – in collaborazione con il Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, e con il supporto dei Gruppi Archeologici d’Italia e l’UNPLI – Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia – in occasione del Ventesimo Anniversario della sua certificazione da parte del Consiglio d’Europa, promuove una riflessione sulle metodologie di valorizzazione dei patrimoni diffusi seguendo le vie di comunicazione del mondo antico nel Mediterraneo.

Si tratta di vie di terra e di mare, direttrici di varie epoche storiche che, rendendo possibile l’occupazione e la valorizzazione di nuovi territori, la pratica delle attività commerciali, l’integrazione e lo scambio fra popoli e idee, costituirono e costituiscono ancora oggi un fondamentale fattore di civiltà. Per questo significato culturale, oltre che funzionale, e per il loro carattere di monumenta del nostro passato, tali da incidere anche sul paesaggio moderno, le strade rappresentano un patrimonio materiale e immateriale di straordinario interesse, sia nei loro aspetti tecnici, sia nel loro valore politico e ideologico, coniugando i metodi di analisi dell’archeologia sul campo con quelli più propriamente storici. Si evidenzierà anche il ruolo dell’archeologia subacquea e dei progetti in corso a livello internazionale promossi dalla Rotta dei Fenici.

Ma si intende riflettere anche sui temi della percezione e costruzione dell’identità locale e dei metodi di creazione di un sistema virtuoso che permetta di creare una economia culturale legata a questi patrimoni, seguendo la visione degli Itinerari Culturali. Per questo si realizzerà anche una fase propedeutica, un laboratorio – workshop con le scuole superiori del territorio per avviare una riflessione metodologica ed educativa, per la crescita delle nuove generazioni che questo patrimonio erediteranno e potranno mettere a frutto per un personale progetto di vita e professionale nel settore dei beni culturali e della loro valorizzazione.

La prima parte del Convegno approfondirà il tema degli itinerari, prendendo a spunto la ventennale esperienza della Rotta dei Fenici e delle sue prospettive. Punto di forza della metodologia della Rotta dei Fenici è il coinvolgimento delle comunità locali e l’archeologia pubblica. Ma si parlerà anche della candidatura della Via Appia Regina Viarum a Patrimonio Mondiale dell’Umanità, una via che per millenni ha unito Oriente e Occidente, lungo la quale la cultura greca ed ellenistica è penetrata nella romanità e la cultura urbana romana si è diffusa in tutto il mondo allora conosciuto e che oggi rappresenta un vero e proprio progetto di valorizzazione e di sviluppo territoriale in chiave culturale per molte aree interne d’Italia.

Nella seconda parte del Convegno si approfondirà il tema di altre antiche vie di terra e di mare, come strumento di lettura storica di alcune realtà politiche, economiche e geografiche, presentando esempi di attività di valorizzazione delle stesse a cura di alcuni esperti, protagonisti di tali processi.
Infine si svilupperà la riflessione sulle metodologie operative e sui reali effetti per i territori interessati, oltre che dei benefici di cui possono avvantaggiarsi, valorizzando queste antiche vie di comunicazione. Ciò avverrà anche con la partecipazione delle comunità, qui rappresentate dall’UNPLI, dai Gruppi Archeologici d’Italia e dai giovani che in fase propedeutica hanno analizzato i fenomeni di cui si parla e porteranno il loro contributo di idee sul tema. Infatti, si può conseguire una vera e propria valorizzazione delle tematiche nel momento in cui si calano nel contesto attuale, divulgandole non più e soltanto agli addetti ai lavori, ma interagendo con la vita quotidiana e creando le condizioni per nuove attività che possono dare sviluppo grazie agli attrattori culturali, soprattutto quelli meno famosi e importanti, ma pur rappresentativi di storia e cultura prima.