Per Rotta dei Fenici si intende la connessione delle grandi direttrici nautiche che, dal XII secolo a.C., furono utilizzate dai Fenici quali fondamentali vie di comunicazione commerciali e culturali nel Mediterraneo. Attraverso queste rotte, i Fenici, marinai e mercanti geniali, diedero origine ad una grande civiltà, per certi versi ancora poco nota, che si affermò attraverso l’espansione ad Occidente, generando intensi scambi di manufatti, uomini ed idee, e contribuendo nell’antichità alla creazione di una koiné « comunanza » culturale mediterranea ed alla circolarità di questa cultura.

Ma anche altre grandi civiltà mediterranee utilizzarono queste rotte allo stesso scopo: Greci, Romani, Etruschi, Iberi e tanti altri.
Così queste rotte sono divenute parte integrante e fondante della cultura del Mediterraneo.

Nel 1994 il Ministero del Turismo italiano propone La Rotta dei Fenici come tema per un Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa (ma nel 1994 il Ministero viene abrogato).
Nel 2003, l’Itinerario Culturale “La Rotta dei Fenici” viene accettato dall’Istituto Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa come progetto pilota di turismo culturale europeo e viene ammessa dal Consiglio d’Europa tra le Cultural Routes del Programma omonimo.
Nel 2004, nasce l’Associazione Internazionale Rotta dei Fenici come ente gestore dell’Itinerario.
Dal 2016 l’Itinerario è oggetto di interesse da parte dell’Organizzazione Mondiale del Turismo attraverso l’istituzione di un Core Working Group a questo dedicato.

“La Rotta dei Fenici” è l’Itinerario del Dialogo Interculturale e attraversa molti Paesi del Mediterraneo, dell’Europa, del Nord Africa e del Medio Oriente, rafforzando così i legami storici sorti grazie alle antiche civiltà.

Oggi i Fenici rappresentano il modello dell’Interculturalità che mira a promuovere la cultura mediterranea, a rafforzare i legami tra i paesi del Mediterraneo accomunati da una medesima storia. L’Itinerario si basa, infatti, sulle relazioni storiche, sociali e culturali che sono state stabilite lungo queste rotte marittime e negli approdi ed empori (comptoirs) fondati nel bacino del Mediterraneo.
Con l’Itinerario si intende valorizzare il patrimonio culturale, naturale e paesaggistico di questi luoghi attraverso la collaborazione delle città, delle imprese e del volontariato, nonché delle istituzioni che vorranno apportare il loro contributo alla ricerca di un nuovo rapporto tra l’uomo e il patrimonio culturale e naturale che lo circonda, di nuovi modelli pedagogici e turistici per i bisogni di scambio culturale di oggi. Tali luoghi di antica origine diventano le tappe di un viaggio lungo tutto il Mediterraneo, attraverso cui scambiare oggetti, conoscenze ed esperienze.

Per raccontare tutto questo La Rotta dei Fenici propone una rete (Me.Mu.Net – Mediterranean Museums Network) di musei e siti archeologici, etno-antropologici, culturali, naturali e di scambi culturali tra i popoli e i paesi del Mediterraneo, che mostrano ancora oggi le storie delle tante civiltà che l’hanno abitato.

Seguendo la metodologia della Pedagogia del Patrimonio, La Rotta dei Fenici promuove anche un turismo culturale integrato identitario e responsabile in collaborazione con organizzazioni pubbliche e private, locali, nazionali ed internazionali, alla scoperta del vero Mediterraneo. A questo scopo sono sorte reti di operatori turistici che stanno sviluppando innovative offerte di turismo di scoperta basato su un programma di qualità dei servizi alla fruizione.

“La Rotta dei Fenici” fa riferimento alla Convenzione Europea sul Paesaggio (Firenze, 2000) ed alla Convenzione Europea sul ruolo del Patrimonio Culturale per la Società (Faro, 2005).