Minervino-di-Lecce

Minervino di Lecce

Piccolo centro adagiato nella Valle dell’Idro, Minervino di Lecce con le frazioni di Specchia, Gallone e Cocumola custodisce una lunga storia tra dolmen e menhir, chiese rinascimentali e barocche, fortezze trasformate in dimore nobiliari.

Le origini del nome sono incerte. Tre sono le tesi più accreditate. La prima ipotizza che il nome Minervino possa derivare dalla presenza di un tempio eretto e consacrato alla dea Minerva dagli Japigi (un’antica popolazione indoeuropea proveniente dalla parte occidentale della penisola balcanica). La riprova di questa teoria ci arriva dalla presenza sul territorio di alcuni monumenti megalitici che ne confermerebbero la paganità della popolazione originaria. Secondo un’altra teoria, la città sarebbe stata fondata nel IX secolo in memoria dell’antica città di Castro, un tempo chiamata appunto Castrum Minervae, distrutta dalle scorribande dei pirati saraceni attorno al 1266. La popolazione sopravvissuta, dopo essersi rifugiata nell’entroterra, avrebbe poi ricostruito l’intera città assegnandole questo nome. La terza teoria vuole che la città sia di origine romana. La conferma che nel paese sia stato presente un nucleo romano ci arriva dal ritrovamento di una strada dotata di una pavimentazione simile a quella della Via Appia che, partendo da Roma, arrivava fino a Brindisi.

3647

ABITANTI

ITALIA

LUOGO

18,12 

km²

Tra i luoghi di interesse da visitare nel centro storico troviamo la Chiesa Matrice di San Michele Arcangelo, considerata una delle più belle chiese rinascimentali del Salento. Questo luogo di culto, edificato nella metà del XVI secolo, si caratterizza soprattutto per la splendida facciata decorata da un ampio rosone barocco che richiama quello della Basilica di Santa Croce di Lecce. Altra chiesa visitabile nelle vicinanze è quella della Madonna delle Grazie, risalente al XVII secolo e caratterizzata da una pavimentazione più bassa rispetto a quella stradale.

Per quanto riguarda le architetture cittadine troviamo i palazzi appartenenti alle rispettive famiglie: Palazzo Venturi, una fortezza edificata su due piani, e Palazzo Scarciglia, elegante dimora del Settecento costruita intorno ad un ampio atrio decorato con motivi floreali.

Ma sul territorio comunale sono stati rinvenuti anche alcuni interessanti monumenti megalitici. Il Dolmen Li Scusi, il primo dolmen scoperto in Puglia nel 1879. Grazie alle dimensioni della sua lastra di copertura (2,5 per 3,8 m e alta 1 m) viene considerato il più grande dolmen della Puglia dopo quello di Bisceglie. E il menhir Monticelli che, dalle dimensioni di 70 per 40 cm e alto 180 cm, potrebbe essere ciò che rimane del menhir originale, probabilmente più alto.

In queste terre, si producono eccellenti vini insieme all’oro giallo del Salento: l’olio extravergine di oliva. Minervino di Lecce è un borgo in cui ritrovare il piacere della vita di paese, grazie anche alle numero feste ed eventi che si susseguono lungo il corso dell’anno, in particolare le Tavole di San Giuseppe (marzo) evento particolare, in cui alcune famiglie di Minervino imbandiscono tavole con prodotti locali e invitano amici o parenti a consumare i pasti alle tavole, unica regola è che siano minimo 3 o massimo 13 persone, sempre comunque un numero dispari.

Minervino di Lecce è anche una Comunità Ospitale, un Comune che ha deciso di intraprendere un percorso di valorizzazione turistica basato sul turismo responsabile, sostenibile e sull’accoglienza autentica dei borghi italiani.