Isola d’Elba – Toscana

Villa romana delle Grotte, Portoferraio (p Roberto Ridi)

Principale approdo dei collegamenti marittimi da Piombino, Portoferraio è la porta d’accesso alla maggiore isola del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e già nel nome suggerisce la millenaria attività di estrazione praticata sin dall’epoca degli Etruschi, che la utilizzavano come una vera e propria miniera a cielo aperto (si veda anche il riquadro). Un’attività ben documentata presso il Museo Archeologico del Distretto Minerario e il Parco Minerario di Rio Marina, sul versante orientale; dopo la visita, conviene prevedere anche una passeggiata sul lungomare e una puntata a Rio nell’Elba, piccolo borgo dell’entroterra dove l’abbondanza di acque è raccontata dalla monumentale Fontana a cinque bocche e del sorprendente Lavatoio pubblico con tetto a capriata. Ma torniamo a Portoferraio. La Fabricia dei Romani deve l’aspetto odierno a Cosimo de’ Medici, che nel XVI secolo rifortificò l’intera città dopo che era stata rasa al suolo dai Saraceni. Passeggiando fra le vie del centro storico, accanto alla vocazione marinara è facile percepire l’impronta del Bonaparte: poco lontano dal Forte Falcone ecco la Villa dei Mulini, una delle due residenze utilizzate dall’imperatore francese durante il suo esilio elbano.

Nella passeggiata cittadina sono da non perdere la chiesa romanica di Santo Stefano, il Museo Civico Archeologico, il Forte Stella con il faro e la Torre della Linguella. Ma nel territorio di Portoferraio si trovano anche la Villa Romana della Linguella e la Villa Romana delle Grotte, punti chiave del progetto Il Cammino della Rada, un itinerario escursionistico che si snoderà nella Rada di Portoferraio.

Dire Elba vuol dire anche – forse soprattutto – natura incontaminata e paesaggi mozzafiato, attività nautiche e di terra, e un’antica tradizione enogastronomica di cui restano tracce nelle produzioni del vino in anfora, dei formaggi caprini, dell’olio extravergine e del miele; senza dimenticare una recente tradizione legata alla lavorazione artigianale del cioccolato.

Per scoprire gli antichi saperi dell’isola puntiamo verso il Museo Civico Archeologico di Marciana, che ripercorre la storia isolana dal paleolitico all’epoca etrusca, romana, medioevale. Non solo storia però. Al centro di una rete di sentieri adatti al trekking e al mountain biking, Marciana è il punto di partenza per salire – a piedi o con la cabinovia – ai 1.019 metri del Monte Capanne: il panorama sull’intero Arcipelago Toscano e verso la Corsica è di quelli che non si dimenticano.

GLI ETRUSCHI A CORTONA

MAEC
Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona

Per approfondire la conoscenza di questo popolo affascinante suggeriamo una puntata nell’Aretino alla volta di Cortona, poco lontano dalle sponde umbre del Trasimeno. Qui il visitatore può compiere un autentico viaggio nella storia di una delle più ricche e potenti città etrusche. Il percorso parte dal MAEC – Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, che custodisce alcuni dei capolavori più straordinari prodotti da questa civiltà, e prosegue in città, con le poderose mura, la porta bifora e una serie di testimonianze ipogee. Nei pressi della città dominano la pianura i “meloni”, tumuli etruschi di età arcaica fra i quali spicca il Tumulo II del Sodo, con la spettacolare gradinata-terrazza decorata da gruppi scultorei ed elementi architettonici di stile orientalizzante. Sulla fascia pedecollinare, tra gli oliveti, si possono visitare la Tanella di Pitagora, monumento noto fin dal 1500, la Tanella Angori e la Tomba di Mezzavia. Verso il Trasimeno sorgono invece i resti della villa tardo repubblicana e imperiale di Ossaia.