XVI Dialogo EuroMediterraneo sulla Rotta dei Fenici: soci, stakeholder e partner da tutta Europa e Mediterraneo si sono incontrati in Sardegna dal 18 al 21 ottobre

2003 – 2023
A Cabras (18 – 20 October)
i Vent’Anni della Rotta dei Fenici

Un melting pot di culture che gravitano sulla stessa grande area, quella del Mediterraneo, che si incontrano, fanno rete e costruiscono un percorso di sviluppo culturale e turistico sostenibile intorno a quella che è stata la civiltà fenicia, una delle più grandi della storia.

È uno dei lasciti più importanti del XVI Dialogo EuroMediterraneo che si è appena concluso: tre giorni a Cabras con conferenze, mostre, incontri, tavole tematiche, visite guidate in occasione del Ventesimo Anniversario del riconoscimento dell’Itinerario da parte del Consiglio d’Europa.

Il sodalizio che ha celebrato il 20 ottobre la giornata conclusiva nel museo dei Giganti di Mont’e Prama ha coniugato territorio, ovvero il Sinis con le sue specificità e identità, e l’internazionalità, grazie alla presenza di relatori e addetti ai lavori arrivati da diverse paesi europei e dalle altre sponde del Mediterraneo.

Così anche il tema della diplomazia culturale, ovvero ciò che più ci accomuna e non divide, è tornato di forte e stringente attualità nel pieno della crisi israelo – palestinese, vista anche la partecipazione di una delegazione proveniente dal Libano, da sempre impegnata nel dialogo e scambio per la crescita dell’intera area.
L’ultima giornata ha visto lo svolgimento della Assemblea Generale Internazionale della Rotta dei Fenici – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa con i delegati che hanno anche rinnovato gli organi sociali. Ma soprattutto hanno approvato le nuove linee di azioni per il prossimo triennio tra cui le azioni a favore delle comunità costiere (Ecomusei del Mare), nuove strategie del turismo guardando al “turismo rigenerativo” come evoluzione del concetto di sostenibilità e del turismo responsabile e, guardando al 2024, al turismo delle radici per ricreare connessioni con le comunità delle diverse diaspore della emigrazione europea e mediterranea.
A seguire il meeting – aperto al pubblico – del XVI Dialogo Euro-Mediterraneo sulla Rotta dei Fenici, ovvero l’evento celebrativo del 20° Anniversario del riconoscimento della Rotta dei Fenici come Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa (2003-2023), alla presenza di delegazioni internazionali e rappresentanti dei 15 Paesi coinvolti e di altri Itinerari Culturali EuroMediterranei.

A Cabras anche Stefano Dominioni, Segretario Esecutivo dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali da parte del Consiglio d’Europa e Direttore dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali.

La Sardegna è uno dei simboli della grande civilizzazione dei fenici. Riflette questa storia. La Rotta dei Fenici è certificata dal Consiglio d’Europa per conferire valore alla nostra storia condivisa con valori di scambio, convivenza pacifica, partecipazione, dialogo e riscoperta rispettiva delle nostre tradizioni. Questo è un po’ l’obiettivo di queste giornate che confermano tutto quello di buono che è stato fatto dalla rete basata sul turismo culturale sostenibile che dà valore ai territori, in particolare a quelli rurali”, ha detto Dominioni.

La ricca tre giorni è sta dunque un evento di spessore nel cuore del Sinis che unisce popoli e culture di tre continenti, uniti dalla stessa missione di dialogo e sviluppo culturale, economico e sociale.

L’appuntamento ospitato dalla Fondazione Mont’e Prama, di cui fanno parte il MiC, la Regione Sardegna e il Comune di Cabras, ha ottenuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, dei Ministeri Italiani della Cultura, del Turismo, degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

In un momento storico in cui la barbarie prende il sopravvento in diversi luoghi – ha detto Antonio Barone, Direttore dell’Itinerario – il messaggio della Rotta dei Fenici è di un reale dialogo tra popoli, culture, identità consapevoli che la cultura è strumento essenziale di conoscenza, solidarietà, consapevolezza delle ragioni di ognuno per la ricerca di soluzioni pacifiche. Lavorando negli oltre cento territori di eccellenza coinvolti in 15 Paesi, a stretto contatto con le comunità, gli operatori della cultura e del turismo, le scuole, le università, i giovani, i volontari, non solo contribuiamo a migliorare l’offerta culturale e turistica dei luoghi ma anche a creare un legame internazionale forte, basato sulle comuni origini e sulla identità a mosaico che è il Mediterraneo e oltre.”

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